Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/232

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ziana aiutata dalla giovane, ad attraversare quel piccolo deserto di pietre; di là ricominciava qualche striscia di sabbia, e l’acqua quasi immobile e limpidissima copriva un fondo di seta dorata tutta marezzata e scintillante.

Grandi scogli s’ammucchiavano di tratto in tratto neri fra il verde delle onde, simili a rovine di castelli caduti nel mare: su alcuni si stendevano forme di bestie alle quali non mancava il vello fatto di alghe secche e di musco; e l’onda vi si aggirava intorno con un movimento felino, gelosa della loro immobilità e intenta a roderli pur fingendo di carezzarli.

Le due donne procedevano vinte dalla bellezza del luogo; e la madre si sentiva un po’ rasserenata poichè la sua pena si sperdeva come un cattivo alito nella purezza di quell’atmosfera vergine.

Così arrivarono alla foce del fiume e sedettero sul greto sassoso.

Il letto del fiume era largo, d’un bianco abbagliante, ma l’acqua affluiva scarsa in tanti rivoletti che si riunivano in una foce