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CAPITOLO XVIII


Perchè il Papa non possa aver soldati.


Visitai un prelato romano, notissimo pel suo impegno nel favorire gl’interessi della Chiesa, il poter temporale de’ Papi e l’augusta persona del santo Padre.

Entrato in discorso secolui, trovailo leggendo le bozze di grosso volume intitolato: Amministrazione dei corpi delle truppe; ei, gettata la penna, come uomo sfiduciato, mi fe’ osservare le due epigrafi seguenti, che aveva scritto di sua mano sulla prima pagina del libro:

«Ogni Stato indipendente deve bastare a sé stesso,

ed accertare l’interna sua sicurezza con sue proprie forze.»

Conte Di RAYNEVAL.

Nota del 14 maggio 1856.


«Le truppe del Papa saranno sempre truppe del Papa.

Che cosa sono guerrieri che in lor vita non hanno mai guerreggiato?»

DE BROSSES.


Mi diè spazio a meditare coteste scoraggianti sentenze, poi mi disse: «Voi non siete in Roma da lunga pezza, e perciò le impressioni ricevute, sendo vergini e recenti, hanno ad essere anche giuste. Che vi par egli de’ nostri Romani? I discendenti di Mario sarebbero una razza scema di coraggio e timida nell’affrontare il periglio? Se fosse vero che la nazione nulla serbasse del patrimonio redato, neppure il coraggio fisico, a niente approderebbero i nostri conati, ed.i Papi si rimarrebbero per sempre disarmati nanti i loro nemici: nè altra scappatoia troverebbero