Pagina:Il Libro dei Re, Vincenzo Bona, 1886, I.djvu/41

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Gemshîd. Dahâk che era assente, avvertito dal suo fido Kundrev dell’ospite strano, accorre tosto, ma assalito da Frêdûn e atterrato dalla clava di lui, è poi tratto dal vincitore al Demâvend e là incatenato in una caverna.

Il re Frêdûn. — Frêdûn, diventato re, ordinò il regno cancellando le tracce del mal governo di Dahâk. Ebbe tre figli, tra i quali, dopo aver loro date in ispose le tre figlie di Serv re del Yemen, pensò di spartire l’ampio regno avito, che allora comprendeva tutta quanta la terra. Al maggiore, a Salm, egli destinò i regni d’occidente, a Tur il Turan e la Cina, a Erag’, che era il più piccolo, l’Iran, col privilegio di portar corona reale.

Ma i figli maggiori dichiararono ingiusta quella divisione. Si consigliarono lungamente, indi mandarono un messaggiero al padre per far loro rimostranze. Il vecchio re accolse con disdegno le parole superbe de’ suoi figli, e rispose ch’egli aveva osservate le leggi della giustizia. Erag’, allora, si propose di pacificare i fratelli; contro ogni desiderio del padre suo, partì dall’Iran e si recò presso di Tur e di Salm che l’accolsero con gioia apparente, ma col livore nell’animo. Che anzi, al giorno che seguì, Tur, mendicando pretesti, in un improvviso alterco col suo giovane fratello, essendo presente Salm, lo uccise scagliandogli al capo uno sgabello. Non paghi di ciò, i rei fratelli spiccarono il capo dell’infelice e lo mandarono a Frêdûn, rinchiuso in un’arca dorata.

Re Frêdûn cadde svenuto al suolo quando ebbe il crudele annunzio; ma ben tosto pensò alla vendetta. Da una fanciulla che fu già amata sposa dell’estinto Erag’, nacque una bambina.