Pagina:Il Libro dei Re, Vincenzo Bona, 1886, I.djvu/96

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si levano tumulti contro di lui, finch’egli non trova altro valido aiuto che nel braccio di Behrâm Ciûbîneh, uomo rozzo e impetuoso, ma di valore grandissimo. Behrâm sconfigge il re Sâveh, lo pone a morte e ne invia la testa a re Hormuzd, a cui l’estinto nemico aveva incusso tanto terrore. Egli vince anche Parmûdeh, il figlio di Sâveh, e lo costringe a chiedere in dono la vita; ma perchè in un giorno Behrâm si comporta in modo villano con Parmûdeh e Parmûdeh ricorre perciò a re Hormuzd, egli cade in disgrazia del suo re, che, per dileggio, gli manda un fuso e una veste da donna.

Behrâm allora concepisce un primo pensiero di ribellione, indossa la veste inviatagli dal re per mostrare a’ suoi guerrieri in qual conto il re abbia tenuti i suoi servigi, e avendo udito da una donna ch’egli è destinato a regnare, assume costume e vestimenta reali. Intanto egli manda una corba piena di pugnali in dono a Hormuzd e parla de’ suoi disegni ai capitani dell’esercito, quantunque consigliato in contrario dalla sorella Gordieh. Behrâm non le porge ascolto, ma fa coniar monete col nome di Khusrev Pervîz, figlio di Hormuzd, e le manda al re. Khusrev Pervîz, per timore del padre, fugge dalla corte; Hormuzd manda contro di Behrâm con un esercito Ayîn Gashasp, che è ucciso da un compagno, e Hormuzd, dolente di ciò, è accecato da Bendûy e da Gustehem.

Il re Khusrev Pervîz. — Appena salito al trono, il re Khusrev Pervîz si reca dal padre suo a dimandargli perdono, e Behrâm Ciûbîneh muove ora la guerra al novello re. Khusrev Pervîz e Behrâm si incontrano a capo dell’esercito, convengono a parlar fra di loro, ma non