Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/103

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Ornan di quel bel cerchio il terso muro
     Sette gran pezzi di tapezzaria,
     Non d’altro che di seta, e d’oro puro,
     2308Tessuti in Fiandra con gran maestria.
     Evvi ogni bel color tal chiaro, qual scuro,
     Ch’in tutta la natura al mondo sia,
     Ch'assai via piu fan questo lavor bello,
     2312Ch’ogni pittor non faria co'l pennello.

De i gran gesti di Christo è questa historia
     Dache nacque, e patì su'l santo legno.
     O quanta laude merta, o quanta gloria,
     2316L’artefice, che fe si bel disegno,
     Ch'a lasciar doppo se tanta memoria
     (Habbilo hormai chi ’l vuole havere a sdegno)
     Vince di lodi ogn'eccelso pittore,
     2320Nell’unir con le fila ogni colore.

S’alle pitture del gran Raffaello
     Non manca altro, che 'l fiato per parlare,
     Se Titian con suo degno pennello
     2324Uomini vivi di color sa fare,
     Se Michelangiol col suo dur martello
     Combatte con l’anticho, e’l vuol passare;
     Costui, che qui tessè di seta, e d’oro,
     2328Non è da manco certo di costoro.