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Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/24

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Quivi gli antichi Philosophi tutti
     Scorsi raccolti in venerando choro,
     Da i quai si coglie i veri e degni frutti,
     Che riportar ne fan le gemme, e l’oro, 412
     I principi piu oltre eran ridutti
     Che piu chiari ch’il sol fatto han costoro
     I qual mirando havea si gran diletto,
     Ch’il cor mene rideva e l’intelletto. 416

Quivi la Diva veniva sovente
     A visitarmi con allegra faccia.
     E per piu consolarmi un dì la mente,
     Seco in un monte mi condusse a caccia, 420
     In tanto fassi un cervo a noi presente,
     Del qual feroci can seguien la traccia,
     Un de di astanti a quel prende la mira,
     E col forte archo un strale al cervo tira. 424

Investì drittamente l’animale,
     Ma poco’l colpo quel fuggendo cura.
     In questo un can gagliardo’l cervo assale,
     Però ciascun di seguirlo procura: 428
     Mentre seguito anch’io ritruovo’l strale
     Di sangue tinto, nell’ampia verdura,
     Dollo alla Diva mia poi che l’ho colto,
     Qual sorridendo mi guardò nel volto. 432