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Io dico’l nostro Re, Re de i Romani,
Ch’in Ongaria, e’n la Boemia ha’l regno,
Quel c’ha tenuto in piè de i ver christiani
La catholica Fe con l’alto ingegno, 796
E sempre ha spinto i pensier falsi, e vani
Del protervo LUTHER, con tanto sdegno,
Quanto dir possa, altrimenti la sede
Di Roma haria voltato al cielo il piede. 800
Porta al nostro Signor tanto egli amore,
Che seco viene a ricrearsi alquanto,
Con la Regina, a cui d’ogni splendore
L'honorate virtu fatt’hanno’l manto, 804
Però si gli fara tutto l’honore
Che far potrassi, e che merita un tanto
Re, la cui fama tutto’l mondo move
A darne’l grido in ciel su fin a Giove. 808
Mentre che pien di gioia, e di piacere
Scoltavo dal compagno l’opre degne,
Veggio venir di fanti tre bandiere
Di colorite, e di superbe insegne. 812
Tutte in una livrea eran le schiere,
Con armi in tutto a gli habiti condegne,
E sotto all’ordinanza de i tamburi,
Givano i fanti leggiadri, e sicuri. 816