Pagina:Il Marchese di Roccaverdina.djvu/33

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quel che è accaduto prima; vi compatisco anzi... La miseria, i cattivi consigli, la giovinezza... Forse neppure comprendevate il male che vi si faceva commettere. Infatti, vi siete comportata quasi da donna onesta... Mio nipote, dall’altra parte, ha fatto il suo dovere. Si è tolto ogni scrupolo di coscienza. Siete ricca, si può dire, con la dote ch’egli vi ha dato... Perchè dunque non lo lasciate in pace? Che vi passa per la testa? Fingete di non capire quel che vi dico, eh?

— Ma..., signora baronessa!

— Sbagliate, figlia mia, se v’immaginate che possa riuscirvi ora quel che non vi è riuscito l’altra volta!

— Che cosa, signora baronessa?

— Segnatevelo qui, su la fronte. C’è chi tiene bene aperti gli occhi e vi sorveglia! Se avete fatto ammazzare vostro marito per...

Agrippina Solmo scattò dalla seggiola, lasciò cascare su le spalle la mantellina, e levando in alto le braccia, imprecava:

— Fulmini del cielo, Signore! Fuoco in questa e nell’altra vita a chi mi vuol male!

E coprendosi il volto con le mani, scoppiava in pianto dirotto.

— Calmatevi! — intervenne don Silvio. — La baronessa parla pel vostro bene...

— Voi che siete un santo servo di Dio! — sin-