Pagina:Il Marchese di Roccaverdina.djvu/333

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XXX.


Infatti non gliene aveva riparlato più; ma tutti e due capivano che ognuno di essi pensava continuamente a quel silenzio impostosi e ne soffriva in diversa maniera. Egli, stizzito che la marchesa col rassegnato contegno, col muto dolore gli rammentasse che attendeva una risposta, una rivelazione, o un atto, quell’atto richiestogli con supplichevoli parole, come prova di amore; ella, offesa dell’inesplicabile rifiuto, e dei modi chiusi e bruschi con cui si vedeva trattata, e che la sua vivace fantasia contribuiva a ingrandire e a renderle penosissimi.

Durante quei tre ultimi mesi, la povera mamma Grazia se n’era andata all’altro mondo, senza neppure accorgersene, restando immobile con la calza in mano, su la seggiola dov’era seduta nel balcone per godersi il sole di febbraio; e la baronessa di Lagomorto l’aveva seguita venti giorni dopo, estin-