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206 | il mistero del poeta |
— E cosa dovrò dunque dir io? — proruppe Topler.
— Che non ho voluto tacere ed approfittare dell’amicizia Sua per giungere copertamente a’ miei fini.
— Questo lo ha già fatto! E adesso quale azione è la Sua di perseguitare una signorina che non è più libera e che La respinge?
— Signor Topler — risposi — non mi giudichi, non...
— Io La giudico! — esclamò Topler furiosamente. — Giudico Lei e le Sue azioni come mi pare e piace! E le proibisco di restare ad Eichstätt! Le proibisco di molestare la fidanzata di mio fratello!
— Scusi — replicai tranquillamente. — Miss Violet Yves mi ama.
Stavolta Topler mi appuntò al viso l’indice della mano destra, mi guardò a bocca aperta e non disse verbo. Parve che la sua collera si sciogliesse in stupore.
Dopo un minuto di contemplazione attonita i suoi occhi si ravvivarono improvvisamente, il suo viso si colorò. Trasse di tasca un grande