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il mistero del poeta | 317 |
anche per vendetta, e forte! Ma no, è vero, non tocca a me dirti qual è la tua via; a me tocca solo seguirti, seguirti sempre, al tuo fianco quando la via è piana, nelle tue braccia quando è difficile. Spero che sarà molto difficile, sai?
«Ecco una lunga lettera e non vi è ancora ciò che mi fu cagione di scriverla. È una cosa contro il mio cuore, ma secondo la mia mente e la mia coscienza. Non ho mica presa sul serio la tua proposta di Geisenheim; ma sai perchè non vorrei vivere a Geisenheim nè in qualsiasi altra solitudine? Perchè occuperei troppo tutta la tua vita! Per me sarebbe il paradiso, ma non dev’essere, non lo voglio. Voglio essere una nuova fiamma in te per le opere del bene e dell’arte, e ritroverò me in tutto che penserai, in tutto che farai, quantunque in apparenza estraneo e in fatto superiore a me. Voglio però anche essere la tua vanità; io sola, che sono parte di te, una parte inferiore, io sola voglio essere la tua vanità. Se tu ti sforzi di non curar le lodi dei giornali e della folla, ti abbandonerai invece — senti come sono orgogliosa! — alla