Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/103

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mostrati e continuamente de molti miracoli gli mostrava; per la cui cagione e per devotion de l’ordine un mirabilissimo concorso alla sua predicatione aveva. De che accadde che una matina fra le altre predicando vide tra la femminil turba madonna Agata nominata, quale un carbunco tra molte bianchissime perle gli parve, e con la coda de l’occhio tal volta percotendola senza punto interrompere il suo sermone, fra seco medesimo più volte disse, felicissimo potersi tenere colui che de l’amore d’una si vaga giovenetta fosse fatto degno. Agata, come di ciascuno è usanza che la predica ascolta, mirando fìsso di continuo a lui, e parendoli oltremodo bello, non con alcuna disordinata sensualità, che il marito fosse come il predicatore bello fra sé medesima desiderava, venendole anche in pensamento e deliberatione da lui volersi confessare. E con tale proposito dimorando, sì tosto come dal pergolo scendere il vide, fattaglise incontro, che le donasse udienza il supplicò: il frate, che nell’intrinseco lietissimo era, ma per occultare in faccia la sua magagna, rispose, non esser suo ufficio el confessare. A cui la donna disse: Or non goderò io per amor di maestro Rogero mio marito alcun privilegio con voi? Rispose il frate: Poi che voi site moglie del nostro procuratore, per suo rispetto volentieri intendo de ascoltarvi. E da parte tiratisi, postosi el frate al solito loco ove si confessa, e lei davanti inginocchiatalisi, per ordine a confessarsi incominciò; ed avendo narrata parte de’soi peccati, contando de la grandissima gelosia del suo marito, li domandò de gratia che per tal modo con la sua virtù se adoperasse che al marito tal fantasia dal capo traesse in ogni