Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/132

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ter sicuramente essere col maestro a pigliare non solo il rimanente del giorno piacere, ma anche gran parte de la seguente notte. Il maestro di tal cosa lietissimo, voltatosi ad un piccolo figliuolo che con lui aveva, e datagli la cornamusa de la sua piva, gl’impose che a casa ne la portasse: lui da l’altra banda postasi la piva in cintura, e veduta partire la Massimilla, quando tempo gli parve prestamente si avviò seguendola sua pista; e traversando il paese quasi in un medesimo tempo nella già segnata casetta si trovarono, ed intrati dentro, e serrato l’uscio, si acconciarono per ordinatamente godere. Il prete che di ciò niente sapeva, né di lai e uomo meno aveva sospetto, ma pur sapendo che il marito di colei era andato in Palermo, e che ella era stata alla festa, parendogli già ora di ridursi in casa, ed avvisatosi trovarla a la solita abitazione della villa, deliberatosi andare a provare sua ventura, postasi la via tra i piedi, con una gran coltellessa a lato, che lui chiamava salvimi me fac, con lento passo, per via di diportarsi1 verso la casa de la Massimilla se invioe; e trovatala serrata dal canto di fuori, stimò subito lei essere là dov’era, imperocché di andarvi era spesse volte solita; ed essendogli assai noto il luogo con la qualità del camino, ancorché duro gli paresse per lo grandissimo caldo che facea, da amore sospinto, rivolti suoi passi verso del monte, con non piccolo affanno alla signata casetta arrivato, e quasi in quel ponto che il maestro a pena l’aveva a basciare incominciata, sentendo la giovene dentro, e credendola esser sola, con non poco gaudio a picchiare l’uscio incomincioe. La donna lascia-

  1. Per via di diportarsi, come per diportarsi.