Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/265

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mento di sua bontà e purità vò che prendiate: egli parlando meco ha fatto e fa gran caso di non voler chiedere il beveraggio de’trovati denari, con credere non possa con bona coscienza ricevere. E però, brigata mia, colui che ha persi detti danari venga da me, e porti i segnali de la borsa, e della quantità de’fìorini con la qualità insieme del loro distinto numero e stampe, che già sono l’uno dagli altri separati, e senza pagare un soldo sel tolga con la benedizione di Dio. Però non restarò confortarvi a seguire la dottrina del nostro redentore Jesu, il quale vuole come ogni male sia con misericordia punito, così niun bene passi irrimunerato: parmi dunque, figliuoli miei, che questo povero gentiluomo riceva alcun ristoro de la sua usata virtù; e perchè anche a me pare di necessità esser costretto di dovervi la sua povertà recomandare, prego tutti coloro che sono segnati del trionfante vessillo della croce di Cristo, ognuno butte quella carità qui sopra questo nostro mantello che Iddio lo spirerà, però niuno passi un soldo, che a tante migliaia di persone che qui vedo non si radunerà sì poco che non bastino a trarlo d’affanno: ed a ciò vi conforto e dichiaro che questo sarà maggior bene che di soccorrere alla necessità di ospitali o di qualsivoglia altro mendicante. E così detto appena ebbe il suo mantello in terra gittalo che tutto il popolo si mosse con la maggior calca che fosse mai vista mai, ognuno porgendo la santa elemosina: e in tal maniera fu tutto il dì dai compagni di San Bernardino il mantello a ricevere le fatte offerte tenuto. Il che la sera se ritrovorno da bona misura aver circa mille fiorini raccolti. Erasi fra questo mezzo il Vescovone travestito in