Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/303

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di verghe d’oro ripieni, in mezzo da le calenti fiamme dimorare, reaffinando la integrità e perfectione dell’oro: questa tale notevole insegna tu sai che essa diva Madonna fa per sua conveniente impresa. Vederai ancora tutto il sacro loco essere circondato da ferocissimi alicorni umili e mansueti divenuti a odore de le pudiche donne e donzellette che dentro vi dimorano. Guardati adunque, per quanto non vogli incorrere l’ira e indignatione nostra, che de le già dette virtuosissime Madonne né con pensiero, né con ragionare, né con penna nel tuo cominciato viaggio te debbi né molto né poco intromettere né impacciare. Anzi volendo tu in altre parti di loro santimonie trattare, de continuo con la nostra deità le debbi ascrivere e connumerare: e non ti esca di mente quando di loro scriver vorrai di con approvata verità affermare che a loro solo il sesso dalla natura dato è rimasto. Però al presente solo il di presso e di lunge mirare del mirabile loco ti basti, e la già da noi mostrata pista segui, che de continuo ci averai teco per tuo governo e guida.

E posto fine al suo parlare, subito dinanzi mi sparve. E siccome le lunghe miserie sono da sopraggiunte e impreviste prosperità terminate, così il mio spavento e avuto timore dagli ornati e piacevoli ragionamenti dello Dio in estrema allegrezza furono convertiti; e dai suoi presenti conforti e a me dati ordini rincoratomi, e per le future promesse senza altra dottanza nel bosco entrato, e con frettolosi passi camminando mi ritrovai tra’l verde e vago pratello in mezzo del quale era il descritto giardino edificato. L’autorità del quale non me permetteva più oltre andare, pure da soavissima armonia di diver-

Masuccio. 16