Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/489

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liberò con tutto il cuore lui altresì unicamente amare, e lo cominciò in maniera de la grazia soa a favorire che a lui parea che colei sola al mondo sapesse amare; e certo d’amore li ultimi frutti gli avria con comune piacere fatto gustare, se da lo essere del marito continuo nella città e in casa non gli fosse stato interdetto: e de tale suo fermo proposto avendonelo e per lettere e per imbasciata fatto certo, nulla altra cosa era da loro con summo desiderio aspettata se non el partire che el marito per Fiandra volea fare con le galee che a Pisa da ora in ora doveano già toccare. E in tali piacevoli pensieri stando, a Duca Ranieri fu bisogno in Francia ritornarse: il che da li doi cavalieri fu tale partire agramente tollerato, e molto più da colui che con più passione amava ed era amato; pur da detta necessità astretti, così nelli lazzi d'amore avviluppati se diparterono. Nondimeno Filippo a la soa donna promise che quale si voglia grande affare il retornare non gli avria interdetto, e come liale amante per niuno accidente abbandonarla mai. E con più altre assai affettuose parole confortatala, intrarono al loro camino; e con detto signore in Francia gionti, avvenne che in processo di tempo, o che novello amore, o che altre occupationi de cose grandi ne fossero state cagione, ancora che Filippo de la sua lassata donna se ricordasse, pur le calenti fiamme veneano da passo in passo in maniera ad estinguere, che non solo el promesso retornare gli era uscito de mente, ma a le molte e diverse lettere da lei mandategli rare o non mai risposte ne sequeano. De che la donna cognoscendo dal fervente amante essere quasi del tutto abbandonata, in tanto fiero dolore ne cadde che