Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/554

Da Wikisource.

— 492 —

tornato una scala de corda che in nel loro carriaggio tentano, che in altre parte per scalare de monasteri aveano adoperata, e di quella loro occorse a tale bisogno se ne servire, attento che ogni altro pensiero l'aveano già trovato vano. E come notte fu, con li necessarii preparatorii a piedi della provista fenestra se condussero, e con el favore de la contaminata fante ebbeno maniera de appiccar la scala a la fenestra della camera dove dette donzelle securissime si credevano essere, e l'uno dopo l'altro saliti, e con piccolo lume intrati, le trovorono in letto ignude e discoperte che forte dormivano e quete; delle quali ognuno d’essi l’amata con grandissimo amor cognoscendo loro se posero de lato, e se acconciorno a fornir lor pravo tristo e scelleratissimo proponimento. Per la venuta de' quali le povarette e oneste figliole ancor che del tutto non si svegliasseno, pure una con altra festeggiare come erano intra loro solite credendosi, prima che el vero del fatto avessero cognosciuto, sentero la virginitate con grandissima violentia ed inganno loro essere stata rapita e robata, e dolenti de ciò a morte con altissime voci chiamorno e dimandorno soccorso. Allo rumore e quistioni grandissime fatte de quali,1 el padre prestissimo e rattissimo venuto, e da le figliole el fatto recontatoli, e trovati quelli cavalieri fuggiti, e la scala ancora a la finestra appiccata, gli parve per subito espediente e con aspre minazze e tormenti voler da la detta fante sapere chi fossero i laceratori de la sua onestà e del suo onore stati; da la quale a lui pienamente declaruta e ogni cosa saputa per certo, con quel dolore che ciascuno

  1. Costruzione strana. Quistioni fatte da le quali.