Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/575

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vendome la verissima fama gran parte de toe virtute raportate, a summamente amarte me pareva essere costretto, e di compiacerte non poco desiderava. E certo se al passare di qua pigliare da me securità e fede te avessi dignato, come a la tua dignità si richiedea, saria stato tal tuo massimo desiderio con comune piacere; nondimeno essendo, come forse li cieli aveano disposto, pur venuto, mi piace farti intendere più benignità in me, che nemico pensavi, trovare, che nel capo e ministro de la vostra fede te credevi avere. E ciò detto la sua medesima figura li dimostrò, e come e quale l'avea avuta, e quanto el Papa gli avea mandato a dire per farlo morire partitamente gli recontò, e gli soggiunse: Quantunque tu per debellatore, e nel mio potere come preso a vittima menato, e mi potessi col nimico delli nemici vendicare, te voglio non solo la vita ma libertà donare: pur non resta che dalla saputa tal nova in qua un gran tesoro ho dispeso per li necessarii preparatorii, non solo per prepararme a la difesa, ma provedere all'offendere d'altrui, che io ho meco deliberato che in recompensa de tanto gran dono, per cinquecento millia doble, per alcuna parte de detta moneta indarno spesa, contribuir debbi; li quali qui venuti de continente non che de libertà, ma maniera de farti a casa tua a salvamento retornare te darò. Come che l'Imperatore oltra modo ammirato restasse del doloso e pravo operare de lo iniquissimo Papa, anzi del precursore de Antecristo, pur fu tanta l'allegrezza de la virtù che nel Soldano oltra el suo credere trovava, e che el fatto in lieto fine se determinava, che minissima cosa li parve il numero di questo dinaro; e dopo l'immenso render-

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