Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/599

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e recevuti, ma come beati e santi e in vita e in morte da noi meritano essere commendati tenuti e reputati, attento che con infallibile verità se pò dire loro essere diamantine colonne e perpetuo sostenimento de la nostra cristiana religione e fede. E questo basti per finale risposta a coloro che discosti con venenate arme me balestrano. E se pure replicare volessero che io non essendo loro giusto giudice a me non s'aspettare lo cognoscere de loro vicii né fare distintione da li boni a li rei, e che deve bastare a me quello che a tutto el resto de viventi è bastato e basta; fermo, Novellino, e con securtà respondi, che essendone alcune scelleragini de questi tali laceratori e destruttori de religione venute in pubblica voce del volgo, a tale che altri non creda che tutti sono de una pece ammacchiati, me pare che da Dio, e da la natura de laudevoli costumi, e da li boni anche medesimi me sia concesso con la detta distintione esaltare i perfetti, e dannare li cattivi scelerati, siccome chiaramente a la toa prima parte con verità e scusandome ho a bastanza parlato. A le quali vere ragioni non possendo né sapendo respondere, tal volta averanno ricorso al dire de vili femenelle, che dicono, ne vederanno sentenzia al dì del giudizio. Se pure con tale biastema me credessero percotere, fa che senza pensarvi loro respondi, che io dal canto mio non cerco nè voglio più longo tempo che de tale generale giudizio, dove tutti saremo del bene e del male puniti e commendati.

Dopo costoro estimo che saranno altri de assai meno mala sorte che diranno che de cinquanta novelle, delle quali io te ho ordinato, la maggiore parte sono favole e buscìe: a' quali te piazza nondi-