Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/75

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fraticello con nuove arti a zappare su le dure pietre, disse: Raccomandami al tuo maestro, e digli ch’ el molto amore che mi porta, insieme con le calde lacrime le quali mi scrive de continuo che per me sparge, hanno già trovato loco al mio core, per modo ch’io sono divenuta assai più sua che non sono mia. E come ha voluto la nostra lieta sorte che pur oggi Messer Roderico è andato in villa e ivi starà questa notte ad albergo; e però sonate le tre ore secretamente a me se ne vegna, che gli darò a suo modo udienza: tuttavia il prega che con veruno amico compagno, per intimo che lui abbia, di ciò non si fidi. Il monachino lieto a maraviglia si partì, e fatta la graziosa imbasciata al suo maestro, fu il più contento uomo che fosse giammai, mille anni 1 parendoli ch’el corto dato termine se approssimasse: il quale venuto, e lui molto bene perfumatosi che non desse del fratino, e pensando ch’el palio avea per bona lena caminando a guada nare, di ottime e dilicate confezioni forono in quella volta le sue biade. E presi suoi soliti arnesi, alla porta de la donna se condusse, e quella trovata aperta intrò dentro, e da una fanticella al buio come cieco fu condotto in sala, ove credendosi trovar la donna che lietamente il ricevesse, per iscambio di quella trovò lo cavaliere con un fido famiglio: e a salva mano presolo senza fare alcun rumore lo strangolorno.

Morto maestro Diego, il cavaliere doppo il fatto alquanto pentito per avere le sue possenti braccia con la morte di un Fra Minore contaminate, e vedendo ch’el pentire allo remediare non giovava, pen-

  1. Questo mille anni non è nella edizione più antica.