Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/100

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dente imitazione di certi passi del Pastorfido fosse lo stile e la invenzione della Merope del Maffei; e sembra a me di vederne qualche traccia o reminiscenza anche nell’Aristodemo del Monti. Dirò anche che e per la fórma metrica, e più per certe movenze di ritmo, e quasi motivi poetici, parmi talvolta di sentire un’aura del Guarini nei canti del Leopardi.1 Tocchiamo ora, sotto brevità, del- * Per esempio il Guarini ha: Per cui desio d’aver non la tormenta Nuda sì, ma contenta, e poco dopo ripete a modo d’intercalare: Che la sua povertà nulla paventa Nuda sì, ma contenta. Il Loopardi: In te morte si posa Nostra ignuda natura Lieta no, ma secura, versi che pure ritornano non molto appresso-come intercalare: Il Guarini: Mas’in noi giovinezza Una volta si perde.. Sfai più non si rinverde. Leopardi: Sfa la vita mortai, poi che la bella Giovanezza sparì, non si colora D’ artra luce giammai, nè d’altra aurora. Guarini: Nè da riposo infruttuoso e vile, Che la fatica abborre, Sia da fatica che virtù precorre Nasoe il vero riposo. Leopardi: E quanto al femminile ozio sovrasti La sudata fatica ec.