Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/143

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E perigliosa fera,
Se l’hai via piú d’ógni altra
E vicina, e domestica, e sicura?
SILVIO.
Parli tu daddovero, o pur vaneggi?
LINCO.
Vaneggi tu, non io.
SILVIO.
Ed è cosí vicina?
LINCO.
Quanto tu di te stesso.
SILVIO.
In qual selva s’annida?
LINCO.
La selva se’ tu, Silvio;
E la fera crudel che vi s’annida,
È la tua feritate.
SILVIO.
Come ben m’avvisai che vaneggiavi!
LINCO.
Una ninfa sí bella o sí gentile....
Ma che dissi una ninfa? anzi una Dea,
Piú fresca e piú vezzosa
Di mattutina rosa,
E piú molle e piú candida del cigno;