Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/145

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Se sapessi una volta
Qual è grazia o ventura
L’ esser amato, lí possedere amando
Un riamante core,
So ben io che diresti:
Dolce vita amorosa,
Perchè sí tardi nel mio cor venisti?
Lascia, lascia le selve,
f’Folle garzon, lascia le fere, ed ama.
SILVIO.
Lineo, di’ pur se sai;
Mille ninfe darei per una fera,
Che da Melampo mio cacciata fosse.
Godasi queste gioie
Chi n’ha di me piú gusto: io non le sento.
LINCO.
E che sentirai tu, s’amor non senti,
Sola cagion di ciò che sente il mondo?
Ma credimi, fanciullo,
A tempo il sentirai,
Che tempo non avrai.
Yuol una volta Amor ne’ cori nostri
Mostrar quant’egli vale.
Credi a me pur, che’ l provo:
Non è pena maggiore,