Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/156

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Per questo forse ella ti fugge, e forse
T’ ama, ancorché noi mostri: che la donna,
Nel desiar è ben di noi piú frale,
Ma nel celar il suo desio piú scaltra.
E se fosse pur ver ch’ella t’amasse,
Che potrebbe altro far se non fuggirti?
Chi non può dar aita indarno ascolta;
E fugge con pietá chi non s’arresta
Senz’altrui pena; ed è sano consiglio
Tosto lasciar quel che tener non puoi.
MIRTILLO.
Oh se ciò fosse vero, oh s’io ’l credessi,
Care mie pene, e fortunati affanni!
Ma se ti guardi il Ciel, cortese Ergasto,
Non mi tacer qual è il pastor tra noi
Felice tanto, e dello stelle amico.
ERGA STO.
Non conosci tu Silvio, unico figlio
Di Montan Sacerdote di Diana,
Sí famoso pastore oggi e sí ricco?
Quel garzon sí leggiadro? Quegli è desso.
MIRTILLO.
Fortunato fanciul, che’ l tuo destino
Trovi maturo in cosí acerba etade!
Nè te l’invidio, no; ma piango il mio.
Guarito.