Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/20

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K lo meritava, perchè come egli scrive di se stesso! «nato di casa sì benemerita delle lettere, per non degenerare dal sangue suo si ò sforzato sempre di camminar per l’orme de’ suoi maggiori.» Fece i suoi studj in Pisa prima, poi in Padova; delle quali città sembra che ricevesse nell’animo giovanile, e sempre poi serbasse molto cara impressione: poiché dell’una parla nel suo Trattato politico con un calore che pare affetto, e ne celebra in un sonetto il gioco marziale del Ponte, e vorrebbe rivendicarle la gloria acquistata nella impresa delle Crociate, la quale l’era stata «Già da penna famosa invidiata,» cioè dal Tasso, che nel suo poema ne tacque; nell’altra amava per lo più abitare ogni qual volta si ritrasse a vita privata, e la diceva sicuro porto de’ suoi naufragj. 1 Nel secondo Yerato.