Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/225

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Pasce le verdi erbette
La greggia a lei commessa; ed ella pasce
De’ suo’ begli occhi il pastorello amante,
Non qual le destinaro
O gli uomini o le stelle,
Ma qual le diede Amore;
E tra l’ombrose piante
D’un favorito lor mirteto adorno,
Vagheggiata, il vagheggia: nè per lui
Sento foco d’amor che non gli scopra;
Ned ella scopre ardor ch’egli non senta;
Nuda sí, ma contenta.
Oh vera vita che non sa che sia
Morire innanzi morte!
Potess’io pur cangiar teco mia sorte!
Ma vedi lá Corisca. Il Ciel ti guardi,
Dolcissima Corisca.
CORISCA.
Chi mi chiama?
O piú degli occhi miei, piú della vita
A me cara Amarilli! e dove vai
Cosí soletta?
AMARILLI.
Iu nessun altro loco,
Se non dove mi trovi, e dove meglio