Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/238

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CORISCA.
Te per altrui?
SATIRO.
Or odi maraviglia,
E cosa nuova all’animo sincero!
E quando l’arco a Lilla, e’ l velo a Clori,
La veste a Dafne, ed i coturni a Silvia
M’inducesti a rubar, perchè’l mio furto
Fosse di quell’amor poscia mercede,
Ch’a me promesso, fu donato altrui;
E quando la bellissima ghirlanda,
Che donata i’ t’avea, donasti a Niso;
E quando alla caverna, al bosco, al fonte,
Facendomi vegghiar le fredde notti,
M’hai schernito e beffato; allor ti parvi
Gentile, ah scellerata? Or pagherai,
Credimi, or pagherai di tutto il fio.
CORISCA.
Tu mi strascini, oimè! come s’i’ fussi
Una giovenca.
SATIRO.
Tu ’l dicesti appunto.
Scotiti pur, se sai; giá non tem’io
Che quinci or tu mi fugga: a questa presa
Non ti varranno inganni. Un’altra volta