Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/289

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SCENA VI. MIRTILLO, CORISCA.

MIRTILLO.
Udite, lagrimosi
Spirti d’Avemo, udite
Nova sorte di pena e di tormento;
Mirate crudo affetto
In sembiante pietoso:
La mia donna, crudel piú dell’Inferno,
Perch>una sola morte
Non può far sazia la sua fiera voglia,
E la mia vita è quasi
Una perpetua morte,
Mi comanda ch’i’ viva,
Perchè la vita mia
Di mille morti il dí ricetto sia.
CORISCA.
(M’infíngerò di non l’aver veduto.)
Sento una voce querula e dolente
Sonar d’intorno, e non so dir di cui.
Oh se’ tu, il mio Mirtillo?
MIRTILLO.
Cosí foss’io nud’ombra e poca polve!