Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/295

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MIRTILLO.
Cln non spera pietá, non teme affanno,
Corisca mia.
CORISCA.
Non t’ingannar, Mirtillo;
Chè forse daddovero
Non credi ancor ch’ella non t’ami, e ch’ella
Daddovero ti sprezzi.
Se tu sapessi quello
Che sovente di te meco ragiona!
MIRTILLO.
Tutti questi pur sono
Amorosi trofei della mia fedo.
Trionferò con questa
Del cielo e della terra,
Della sua cruda voglia,
Delle mie pene e della dura sorte
Di fortuna, del mondo e della morte.
CORISCA.
(Che farebbe costui quando sapesse
D’esser da lei sí grandemente amato?)
Oh qual compassione
T’ho io, Mirtillo, di cotesta tua
Misera frenesia!
Dimmi: amasti tu mai