Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/365

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Dorinda, ch’odio piú che lupo ugnella.
Chi fará forza in questo
Al voler mio? lo.
E come? e con qual armi? e con qual arco?
Forse col tuo? Col tuo.
Come, col mio? vuoi dir quando l’avrai
Con la lascivia tua corrotto? Rotto.
E le mie armi rotte
Mi faran guerra? c romperallo tu? Tu.
O questo sí mi fa veder affatto
Che tu se’ ubbriaco.
Va’ dormi, va’ . Ma dimmi:
Dove fien queste maraviglie? qui? Qui.
Oh sciocco fed io mi parto.
Vedi come se’ stato oggi indovino
Pien di vino. Divino.
Ma veggio, o veder panni,
Colá, posando, in quel cespuglio starsi
Un non so che di bigio
Ch’a lupo s’assomiglia.
Ben mi par desso; ed è per certo il lupo.
Oh come è smisurato! Oh per me giorno
Destinato alle prede! 0 Dea cortese,
Che favori son questi? in un dí solo
Trionfar di due fere?