Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/380

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Trionfar che d’un teschio.
SILVIO.
Dimmi, Dorinda mia; come ti pugne
Forte lo strai?
DORINDA.
Mi pugne sì, cor mio;
Ma nelle braccia tue
L’esser punta m’è caro, e ’l morir dolce.
CORO.
O bella età dell’oro,
Quand’era cibo il latte
Del pargoletto mondo, e culla il bosco;
E i cari parti loro
Godean le gregge intatte,
Nè teinea il mondo ancor ferro nè tòsco!
Pensier torbido e fosco,
Allor non facea velo
Al Sol di luce eterna,
Or la ragion che verna
Tra le nubi del senso, ha chiuso il cielo:
Ond’è che ’l peregrino
Va l’altrui terra, e ’l mar turbando il pino.
Quel suon fastoso e vano,
Quell’inutil soggetto