Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/40

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lio Bentivoglio, luogotenente generale del Duca. «Poscia che i miei versi negletti già dal padrone in vita (l’altro poeta, non so s’io dica migliore, ma dirò bene più fortunato di me, cominciarono ad esser cari, e furami comandato che io scrivessi mi sforzai di riprendere quelle prime già tralasciate, e poco men che prudenti sembianze di poetare.» Questa lettera ha la data di Venezia 1582, quando il Guarini risoluto ormai di rompere i nodi della servitù cortigiana e ridursi a vita privata, s era col pretesto di certe liti condotto a Venezia, e v’attendeva il destro di annunziare apertamente la presa risoluzione. Il poeta, di cui si parla nel periodo qui sopra allegato, è senza dubbio il Tasso; e a chi ne dubitasse, per quel nominarlo come non più in vita nel 1582, servirà di commento il seguente passo d’altra lettera scritta all’Albani nel 1595.