Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/439

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Con tanto nostro sangue
E tante nostre lagrime aspettato;
Ecco il beato fin de’ nostri affanni.
O Montano, ove se’ ? torna in te stesso.
Come a te solo è della mente uscito
L’oracolo famoso?
Il fortunato oracolo, nel core
Di tutta Arcadia impresso?
Come col lampeggiar ch’oggi ti mostra
Inaspettatamente il caro figlio,
Non senti il tuon della celeste voce?
Non avrá prima fin quel che v’offende,
Che duo semi del del congiunga Amoí’e....
(Seaturiscon dal core
Lagrime di dolcezza in tanta copia,
Ch’io non posso parlar) Non avrá prima....
Non avrá prima fin quel che v’offende,
Che duo semi del del congiunga Amore;
E di donna infedcl V antico errore
1? alta pietá d’un Pastor fido ammende.
Or dimmi tu, Montani questo pastore
Di cui si parla, e che dovea morire,
Non è seme del ciel s’è di te nato?
Non è seme del cielo anco Amarilli?
E chi gli ha insieme avvinti altro che Amore?