Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/441

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Sudor di sangue, e piú non trema il suolo,
Nè strepitosa piú nè piú putente
È la caverna sacra; anzi da lei
Vien sí dolce armonia, sí grato odore,
Che non l’avrebbe piú soave il cielo,
Se voco o spirto aver potesse il cielo.
Oh alta providenza, oh sommi Dei!
Se le parole mie
Fosser anime tutte,
E tutte al vostro onoro
Oggi lo consecrassi, alle dovute
Grazie non basterian di tanto dono:
Ma, come posso, ecco le rendo, o santi
Numi del ciel, con le ginocchia a terra
Umilemente: oh quanto
Vi son io debitor perch’oggi vivo!
Ho di mia vita corsi
Cent’anni giá; nè seppi mai che fosse
Viver, nè mi fu mai
La cara vita, se non oggi, cara:
Oggi a viver comincio, oggi rinasco.
Ma che perd’io con le parole il tempo
Che si de’ dar all’opre V
Ergimi, figlio; chè levar non posso
Giá senza te queste cadenti membra.