Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/48

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sua vendetta. Adombrando perciò nella persona di Carino sè stesso, ritrasse nella scena prima dell’atto quinto con vigoroso e franco pennello l’iniquità e la turpitudine delle corti, e la mala ventura da lui avuta nella Ferrarese.. “ Io mi ponsai che ne’ reali alberghi N Fossero tanto più le genti umane, * Quant’esse han più di tutto qual dovizia, Ond’è l’umanità si nobil fregio. Ma vi trovai tutto il contrario,Uranio: Gente di nome e di parlar cortese, Ma d’opre scarsa, e di pietà nemica, Gente placida in vista e mansueta, Ma più del cupo mar tumida e fera, Gente sol d’apparenza, in cui se miri Viso di carità, mente d’invidia Poi trovi, o in dritto sguardo animo bieco, E minor fede allor che più lusinga. „ E segue su questo piede per molti altri versi. Poi di sè stesso così:. “ 8crissi, piansi, cantai, arsi, gelai, Corsi, stetti, sostenni, or tristo or lieto, Or alto or basso, or vilipeso or caro.... Non temei risco, non schivai fatica