Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/487

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364 della poesia tragicomica.

tura: e oltre a ciò l’imitare è quasi un produrre alcuna cosa di nuovo; la quale operazione è per sè stessa carissima alla natura, che se ne serve a conservar sè medesima nelle spezie, riparando di tutte quelle che se ne perde per l’ordinario. Or la Poetica, fra tutte quell’arti che nell’imitazione spendono il loro talento, riesce maravigliosa non solo perchè imiti gli atti umani, nella quale opera non è sola, ma perciocchè imita colla favella, nella quale è unica imitatrice; conciossiacosachè tutte l’altre con altri mezzi e instrumenti esercitino l’imitazione, ma niuna con la favella, che è propria della Poetica. E perchè tutto quello che s’imita favellando, o si racconta, o si rappresenta, nè verun altro modo si può trovare che non caggia sotto l’un de’ duo membri, quinci son nate le tre famose spezie di Poesia. Perciocchè altre sono che rappresentano senza che la persona del poeta mai v’intervenga, sì come la Tragedia, Commedia, e l’altre che sono dette Drammatiche dalla voce greca che si-