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col far venire cotesta malvagia «Dalle contrade scellerate d’Argo, Dove lussuria fa l’ultima prova,» e trattennesi in Arcadia per il capriccio che l’ha presa di Mirtillo. Infine questa femmina astuta orgogliosa dissoluta e perfida, agitata da un amore misto d’odio di stizza di gelosia, è strumento ben proporzionato a muovere e intrigar la macchina del dramma; è una creazione d’ingegno potente, quantunque vi si scorga forse qualche reminiscenza della Stelliniadel Beccari e della Licenia di Longo. Dorinda è un tipo di giovinetta concepito bene, ma non bene del pari, posto in essere. Il poeta voleva mostrarci in lei una figlia •Iella schietta e primitiva natura, in tutto l’abbandono dei naturali istinti e della passione, senza i ritegni d’un finto pudore e d’una convenzionale decenza. Ma poteva risparmiarle certi ardimenti di Un-
