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204 emilio salgari

alludete. Ho udito però narrare che un individuo misterioso, che pare possegga delle ricchezze favolose, ha visitato il rajah, mettendogli a sua disposizione navi e uomini per vendicare James Brooke.

— Un indiano, è vero?

— Non lo so — rispose sir Moreland. — Io non l’ho mai veduto.

— È quell’uomo che ha spinto gl’Inglesi ed il rajah contro di noi?

— Così mi hanno narrato.

— Il figlio d’un famoso capo di Thug indiani.

— Non ve lo saprei dire.

— E vuole misurarsi con le Tigri di Mompracem?

— Ed è anche certo di vincervi.

— Cadrà come è caduto suo padre e come è caduta tutta la sua setta — disse Sandokan.

Un secondo fremito passò sul viso dell’anglo-indiano, mentre negli occhi nerissimi balenava come una fiamma. Stette un’altra volta qualche istante muto, come se qualche improvviso pensiero lo turbasse, poi disse:

— L’avvenire ve lo dirà.

Poi, cambiando bruscamente discorso, chiese:

— Sono sempre a bordo quell’indiano e sua figlia?

— Non ci lasceranno, perchè la loro sorte è unita alla nostra — rispose Sandokan.

Sir Moreland si lasciò sfuggire un sospiro e s’abbandonò sul guanciale.

— Riposate tranquillo — gli disse Sandokan. — Non accadrà nulla questa notte.

— Uscì insieme a Yanez e salì sul cassero. Surama e Darma stavano prendendo il fresco, chiacchierando con Tremal-Naik. Vedendo Yanez, Darma gli si appressò, interrogandolo con lo sguardo.

— Tutto va bene — le sussurrò il portoghese col suo solito sorriso.

— Potrò visitarlo?

— Domani nessuno te lo impedirà, se...

La frase gli fu spezzata dal grido della vedetta istallata sulla coffa dell’albero di trinchetto:

— Fumo all’orizzonte! Guarda all’ovest!

Quel grido aveva fatto balzare in piedi Sandokan, che si era