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il re del mare 263

Sandokan si era voltato impetuosamente e si trovò dinanzi a Darma.

— Tu l’approvi, perchè...

Non compì la frase, che doveva alludere all’amore della fanciulla per l’anglo-indiano.

— Che provino a difendersi anch’essi, Darma — disse poi, cambiando tono.

— Non lo potrebbero, signor Sandokan — ribattè la giovane. — Forse vi sono su quelle due navi cinque o seicento poveri giovani che sospirano il momento di rivedere la loro patria e di abbracciare i loro vecchi genitori. Non fate piangere tante madri, voi che siete sempre stato così generoso.

— Anche i miei uomini, le vecchie Tigri di Mompracem, hanno pianto la notte che venivano cacciati dalla loro isola — disse Sandokan, con ira repressa. — Piangano dunque le loro donne dell’Inghilterra.

Sandokan si era staccato dalla murata volgendosi verso le due torri di poppa dalle cui feritoie uscivano le estremità dei due grossi pezzi da caccia, minaccianti l’orizzonte. Stava per aprire la bocca e far scatenare quei due mostri di bronzo, quando Darma posò la sua mano sulla bocca del formidabile pirata:

— Che cosa state per comandare, mio generoso protettore? — chiese l’anglo-indiana.

— Il segnale della strage. Io voglio mutare quei canti giocondi in un immenso urlo d’angoscia e di morte. Il mare apra i suoi baratri ed inghiotta i conquistatori della mia isola.

— Non lo farete, signor Sandokan — rispose Darma, con voce ferma. — Pensate che un giorno potreste venire assalito da forze superiori e vinto. Chi di noi risparmierebbero i vincitori?

— Mentre tu non devi dimenticarti, Sandokan — aggiunse Yanez con voce grave — che noi a bordo abbiamo due donne: Surama, che io amo, e questa fanciulla per la quale noi abbiamo intrapresa la guerra contro i Thug e compiuti mille prodigi. Nemmeno esse sfuggirebbero alla rabbia dei vincitori. Vorresti tu, con questo atto inumano, renderle nostre complici?

La Tigre della Malesia aveva incrociate le braccia, guardando ora Darma ed ora Surama, che s’avanzava lentamente in quel momento, scendendo dal ponte di comando. Il lampo terribile che poco prima gli balenava negli occhi a poco a poco si spegneva.

Ad un tratto tese la mano a Yanez, senza parlare, scosse due o tre volte il capo, poi si mise a passeggiare, fermandosi di quando