Pagina:Il Roccolo.djvu/26

Da Wikisource.

xxiii

questa Operetta si verifica della mia persona il trito proverbio „Cane che abbaia non morde„ Imperocchè la connivenza ch’ebbi per chi me ne diede lo stimolo, a farla contro il mio naturale temperamento mi ha spinto; e s’ella sia per avventura da ogni altro negletta, a me basterà, che grata riesca a chi mi mosse già ad intraprenderla, ed ora mi obbliga a pubblicarla.