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IL ROCCOLO

O con quel sì delicato,
Cui nel far pon tanta cura
L’onorato Conte mio
Nelle belle sue colline,
Del felice Santommio.1
Oh mille volte benedette, e cento
E cento, e mille ancora
Quelle belle colline!
E benedetto tutto
Questo Berico suolo,
Ch’è d’Italia è del Mondo
Il più vago paese, e il più giocondo.
     Quanto, o Bacco, dobbiamo
A te, che queste nostre
Contrade coltivasti,
E me, tuo figlio, ad esse
Custode preponesti,
Perch’io colle feconde
Mie quet’onde l’innaffi; e sì migliore
Trarne si possa ognora il tuo liquore.
Tu, che per queste un tempo
E Nisa, e Nasso, e Eubea
Obbliasti, e Dorippe, ed Arianna,

  1. Il Signor Conte Ghellini nella sua Villa di Santommio ha varie sorte di vini, tutti singolarissimi.