Pagina:Il Roccolo.djvu/57

Da Wikisource.
30

IL ROCCOLO

Ch’io per me nol cambierei
Coll’Ambrosia degli Dei.
     Se talun però desidera
Bel color anche nel bere,
Faccia motto
Col suo gotto.
Ecco il grato Pedevendo1
La Vernaccia auribrillante,
Il soave Formicaro,
L’odoroso Peveriso,
Il serbevole Peloso,
La dorata Malvagia,
L’ambrolezza Moscadello,
Il Carnoso delicato,
Il Vinsanto prelibato,
Il dolcissimo Pasquale:
Queste son cose divine
Graziose, e peregrine,
Ch’a noi danno i vaghi poggi
Di Salceto, e Barbarano,
Di Sovizzo, e Valdilonte,
Di Cretaccio, ed Augarano,
E tant’altre a voi ben conte.
Or di queste ad una ad una

  1. Queste sono dieci sorte di vini, li quali meriterebbero d’essere commendati distintamente, essendo tutti squisiti, e ciascheduno differente l’uno dall’altro di sapore, e di qualità.