Pagina:Il Roccolo.djvu/9

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te dalle mie mani, e sen viene a voi, siccome a quegli, cui giustamente per più ragioni è dovuto. Qual sia il motivo, che supera le renitenze e i riguardi, ch’ebbi fin ora di pubblicarlo, ben manifestamente apparisce. Le nozze della Signora Contessa Elena virtuosissima vostra Figlia coll’ottimo Cavaliere il Signor Conte Simandio Chericati, le quali mettono in giubilo non meno la vostra Casa che tutta la Città nostra, sono per me uno stimolo così forte, cui non potrei senza taccia resistere. In occasione tanto lieta e felice, l’ossequio, le obbligazioni, e l’amore, che a voi professo, qualche solenne contrassegno di osservanza e di gratitudine da me richiedeano; e posciachè di soddisfare a’ miei doveri non crederei, se per esibirvelo (seguendo la divenuta ormai ridicola costumanza) io pure facessi opera, che altri meco si unisse a cantar le glorie delle nobilissime due Prosapie e vostra, e dello Sposo, i personaggi cospicui delle quali, che da più Secoli le illustrarono in