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88 capitolo terzo


«Sì, mi racconti.»

La voce era fioca e vuota di desiderio. Don Clemente si disse: «l’ha riconosciuta» e parlò della riunione come persona preoccupata di altro, senza calore, senza cura di particolari; nè fu interrotto mai dal compagno con domande o commenti.

«Ci si è sciolti» diss’egli «senza conchiuder nulla, anche perchè sono arrivati dei forestieri. Così non ho potuto nemmeno combinar niente per te col signor Giovanni. Ma, domani, o tutti o in parte, credo che ci riuniremo ancora. E tu» soggiunse esitante «sei disposto a ritornare o non sei disposto?»

Benedetto rispose nel medesimo tôno sommesso di prima e sempre camminando:

«Le forestiere che ho vedute, restano?»

Don Clemente gli strinse il braccio forte forte.

«Non so» diss’egli. E soggiunse con un’altra stretta, commosso:

«Se avessi saputo…!»

Benedetto aperse la bocca per parlare ma si trattenne. Procedettero così in silenzio verso le due nere fronti della gola fragorosa, e, lasciata la strada maestra volgente a cavalcar l’Aniene sul ponte di San Mauro, presero la mulattiera dei Conventi che sale alla fronte di sinistra. Là in faccia l’obliquo scoglio enorme parve a don