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lac d'amour 3

Non è colto? Non è distinto? Ed è anche ricco, poi, sai. Disprezziamo pure la ricchezza, ma è una cosa comoda.»

Noemi d’Arxel posò le mani sulle spalle dell’amica e la guardò nelle pupille. Gli azzurri occhi erano gravi e tristi. I bruni occhi indagati sostenevano quello sguardo con fermezza lampeggiante a vicenda di sfida, di cruccio e di riso.

«Intanto» disse la signorina «il signor Carlino mi piace per vedere Memling, per suonare a quattro mani musica classica e anche per farmi leggere Kempis, benchè questo suo nuovo amore di Kempis pare una profanazione pensando che crede niente. Je suis catholique autant qu’on peut l’être lorsqu’on ne l’est pas, eppure quando sento un miscredente come tuo fratello leggere Kempis così bene, perdo quasi anche la mia fede cristiana! Gli voglio poi bene perchè è tuo fratello, ma è tutto! Oh, questa signora Jeanne Dessalle dice qualche volta cose… cose…! Non so, non so, non so. Ma warte nur, du Räthsel, mi diceva la mia istitutrice. Aspetta, enigma!»

«Cosa devo aspettare?»

Noemi cinse di un braccio il collo dell’amica:

«Io ti sonderò l’anima con una sonda che porterà su perle tanto grandi, tanto belle e anche forse qualche alga, qualche poco di fango del fondo e forse una piccolissima piœuvre