Pagina:Il Santo.djvu/284

Da Wikisource.
272 capitolo sesto

il perchè; non però adesso. Qui scrivo troppo male e ora scende il nebbione dai prati alti sopra la fonte, soffia una tramontana fredda. Debbo curare la mia salute per Carlino. Anche questo è un sacrificio perchè odio la mia salute!


Più tardi.

Noemi, non potresti far sì che il mezzo foglietto di carta qui unito, scritto a matita, gli cadesse sotto gli occhi? Tu esiti a dirgli come l’obbedisco; non potresti almeno aiutarmi a farglielo sapere così?

Non sono contenta delle tue lettere sopra tutto perchè sono troppo corte. Tu sai quanto io sia insaziabile di udire di lui, egli è ospite della casa dove lo sei anche tu, a Subiaco non devi assolutamente saper che fare, e te la sbrighi in due parole! — Sta meglio. — Legge molto. — Ha lavorato nell’orto. — Forse passerà l’estate con noi. — Scrive. — E non hai ancora saputo dirmi che male veramente abbia, cosa legga, dove andrà se non passa l’estate con voi, se scrive lettere o libri, e di cosa parlate fra voi; perchè è impossibile che non parliate insieme qualche volta. Non ripetermi la tua scusa che quanto meno mi si parla di lui, tanto meglio è per me. È una scusa comoda che hai trovato ma è sciocca; perchè, mi si parli o non mi si parli, è la stessa cosa. La mia spe-