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lac d’amour 35

tutto. La farai bene seppellire lì al Béguinage, dopo?»

E si avviò con Noemi senz’attendere la risposta.

Fatto il giro del Lac d’amour, le due signore si trattennero lungamente sull’altro ponte; ma nessun finestrino si aperse nel cielo. Il torrione lontano delle Halles, il campanile enorme di Notre Dame, una tozza torre imminente allo stagno, gli acuti comignoli del Béguinage si disegnavano, venerabile concilio di alti vecchioni, sulle nubi lattee. Carlino, non potendo far di meglio, incominciò un ragionamento ad alta voce sul posto più opportuno per la sua finestra.

«Che giorno è oggi?» chiese Jeanne all’amica, sotto voce.

«Sabato.»

«Domani parlo a Carlino, lunedì e martedì si regolano tante cose, mercoledì si fanno i bagagli e giovedì partiamo. Puoi scrivere a tua sorella che saremo a Subiaco l’altra settimana.»

«Non decidere così! Pensaci!»

«Ho deciso. Voglio sapere. Se è lui, non lo impedirò nel suo cammino. Ma voglio vederlo.»

«Ne riparleremo domani, Jeanne. Non decidere ancora.»

«Ho pensato e ho deciso.»

Mezzanotte suonò al torrione delle Halles; suonò