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Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/189

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78 1/ sofista. che il'caldo e il freddo o due altri (principi) di tal fatta sono il tutto, che cos’è questo che prò. nunciate di tutt’e due, dicendo essere ambedue E e ciascuno ? Che cosa dovremo ritenere che sia questo vostroesswe? Forse una terza cosa oltre quelle due, e il tutto (lo dovremo perciò porre) come tre cose e non più come due secondo la vostra teoria ? Perocché se chiamate essere (soltanto) l’uno dei due, non dite più che sono del pari tutt’e due; e così, piglia l’uno o piglia l’altro, sarebbero sempre uno e non due. Teet. Dici il vero. For. O forse volete chiamarli essere tutt’e due? Tket. Forse. 244 For. Ma anche così, o cari amici, diremo noi, venite a dire evidentissimamente che i due sono uno. Teet. Hai detto benissimo. For. Poiché pertanto noi non abbiamo saputo trovarcela, spiegatecelo voi tanto che basti, che cosa volete significare quando pronunciate la parola essere. È chiaro infatti che questo voi lo sapete da un pezzo, mentre noi prima bensì credevamo di saperlo, ed ora siamo nel pecoreccio. Insegnateci dunque anzi tutto appunto questo, affinchè non facciamo la figura di capire ciò che voi dite e ci accada invece tutto il contrario, B — Dicendo noi questo, e questo chiedendo da costoro e da quanti altri affermano che il tutto sia più di uno, forse che, o figlio, usciremo di proposito? , Teet. Menomamente.