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Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/281

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270 L'uomo politico. VII. Socr. giov. Benissimo. Ma appunto questo o forestiero, come potremmo noi la specie e |a parte conoscere abbastanza chiaramente che non sono la stessa cosa, ma diversa l’una dall'altra? For. O carissimo tra gli uomini Socrate, non domandi mica una cosa da poco. Noi siamo andati errando fino adesso per una strada più Iur!ga del bisogno lontano dall'argomento propostoci e tu vorresti farci divagare anche di più. Per ora intanto, come è giusto, torniamo a bomba, e queste altre cose le ripiglieremo a nostro agio rimettendoci più tardi sulle orme loro. Ma ad B ogni modo a questo viceversa bada bene, cho non t'immaginassi di aver sentito da me che io faccia precisamente questa distinzione. Socr. giov. Questa, quale? For. Che la specie e la parte siano diverse ciascuna dall’altra. Sock. giov. E perchè no? For. Perchè quando vi sia una specie di. qualche cosa, è necessario che essa sia anche parte della cosa di cui si dice essere specie, laddove, che la parte sia specie, non v'è necessità. In questo senso e non in quello, ricordati, o Socrate, che io parlo sempre. Socr. giov. Farò così. C For. E dimmi ora quello che segue.