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Pagina:Il Trentino.djvu/104

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IV. — Monti e valli; cenni orografici, geologici ed orometrici. 87

condo ordine. Il più grande è quello del Cimone, posto fra il Cimon della Pala e la Vedana, assai ricco di crepacci; quello della Fradusta ha un’estensione di circa 2 Kmq.; ancor più piccoli sono quelli della Pala di S. Martino e del Fioccobon1.

Visto da Paneveggio, da Rolle, da S. Martino di Castrozza, La Marmolata.dalle valli coperte di nere boscaglie, questo gruppo sembra un castello smantellato con le torri, gli spalti, le mura, le barriere, le guglie, quasi in bilico e sempre in balia dei più leggieri movimenti tellurici. Al tramonto, quando il sole dardeggia su quelle creste, la scena si trasfigura rapidamente nelle parvenze più strane, e tutti i colori, tutte le sfumature dell’iride, che fantasia d’artista possa sognare, si succedono con vertiginosa prestezza. Certo quei frati, che nel Medio Evo



  1. Il Kurowski (op. cit.) che assegna a tutto il gruppo delle Pale dì S. Martino una superficie di 220 Kmq., attribuisce all’area ghiacciata Kmq. 2.5, cioè l’1.1% dell’area complessiva.